Crescita personale

Questa sono io! – Ok, ma…

È sempre corretto rimanere ancorati a quello che si è, al proprio carattere, al proprio modo di porsi, senza avere mai coscienza o considerazione della reazione o dell’effetto sugli altri?

Sì e no, io credo.

: perché se oggi sono arrivata ad essere quello che sono lo devo soprattutto a me stessa, alla mia forza e al fatto che sono fatta in un determinato modo. Ho lavorato tanto per essere la donna che sono oggi e sono fiera di quello che sono, mai stata così fiera nella mia vita. Hanno lavorato tantissimo anche i miei genitori, e li ringrazierò sempre per tutti gli strumenti umani, emotivi, culturali che mi hanno trasmesso nel corso della mia vita. Tutto ha portato alla me di oggi.

No: perché non sono unica al mondo, non esistono solo i miei sentimenti, non siamo fatti tutti nello stesso modo e ciò che dico o che faccio possono ferire qualcuno, o in qualche modo sortire un effetto negativo.

Vuol dire che dobbiamo reprimere quello che siamo? Assolutamente no.

Io per esempio, sono sempre molto diretta, sincera, trasparente. Odio chi gira intorno alle cose e io stessa cerco di non farlo mai. Non tutti però apprezzano, per svariati motivi: eccessiva sensibilità, insicurezza, poca tolleranza, e può anche non piacermi ma lo devo rispettare.

Non devo snaturare quello che sono, devo solo smussare alcuni aspetti, come i toni. Va bene essere diretti, non va bene essere arroganti e maleducati (l’intenzione non è mai quella, ma può sembrare in alcuni contesti). Non è facile, ci vuole tempo e non sempre ti riesce, e ci sta.

Il segreto credo sia racchiuso in un’unica parola: empatia.

Ah che difficile eh? Mettersi nei panni degli altri, essere comprensivi, avere quel minimo di sensibilità che ti rende umana. Ma questo è il punto, siamo umani, dimostriamolo!

C’è una regola che dovremmo tenere sempre a mente (qualcuno più di altri), che poi è anche qualcosa che ha detto Martin Luther King, non proprio l’ultimo arrivato in termini di rispetto e diritti umani: la propria libertà finisce dove inizia la libertà dell’altro!

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