Come scrivere un CV efficace (un colloquio ogni 10 CV inviati)
Cercare lavoro in un Paese come il nostro in perenne paralisi economica è un’impresa vera. Se lo devi cercare in piena pandemia globale, beh, bisogna prepararsi al peggio.
Il mio caso è il seguente: ho perso il lavoro in maniera a dir poco rocambolesca verso la fine di marzo 2021, praticamente dall’oggi al domani.
Fortunatamente, per me, non è una nuova avventura: da sfigatello senza raccomandazioni quale sono, mi sono sempre dovuto avventurare tra i vari motori di ricerca (Indeed, LinkedIn, Monster & Co.) e cercare di farmi largo tra la folla differenziando il CV in base alle offerte, trovando il modo migliore di “vendere” i risultati che ho raggiunto, scrivendo delle lettere di presentazione che suonassero autentiche e fossero efficaci.
Negli ultimi 10 anni ho continuato ad affinare le mie tecniche di costruzione del curriculum a suon di rifiuti, ottimi feedback e opportunità.
In questo round di ricerca di lavoro che dura ormai da più di un mese (e che, fortunamente si è concluso), ho raggiunto risultati mai toccati in passato, grazie ad alcune accortezze e a qualche anno di esperienza.
Quindi, tra me e me ho pensato: perché non condividerli con l’universo? Perché non aiutare qualche altra persona che come me è in cerca di occupazione o un nuovo lavoro a scrivere un cv più efficace?
Ed ecco qui, cristallizati in 5 punti, tutto ciò che mi ha consentito di fare 1 colloquio ogni 10 cv inviati.
Partiamo dai risultati
Prima di raccontarti le tecniche/tattiche che mi stanno permettendo di fare diversi colloqui e di avere, almeno al momento, dopo neanche un mese, già un’offerta economica sul piatto, ti condivido i risultati della mia campagna di ricerca:
CV inviati | 37 |
Nessuna risposta | 26 |
Rifiuti | 7 |
Interviste | 4 |
Interviste/Curriculum inviati | 11% |
Non so dirti con sicurezza se sono dei risultati straordinari perché credo che molto dipenda dalla posizione lavorativa per cui ti candidi (c’è alta o bassa richiesta? c’è tanta concorrenza?), il mercato (è in crisi o è in espansione?), e la situazione particolare dell’azienda per cui ti stai candidando.
So però per certo che queste accortezze, da quando le applico, hanno drasticamente aumentato i miei risultati!
Come scrivere un cv efficace: l’indice
- La leggibilità batte l’estetica
- Scrivi sempre una lettera di presentazione
- Dai massimo risalto alle tue competenze chiave, e poi alla tua esperienza lavorativa
- Non elencare mansioni: elenca i risultati raggiunti
- Personalizza leggermente ogni curriculum che invierai in base all’offerta di lavoro per la quale vuoi candidarti
1. La leggibilità batte l’estetica
Appena ho iniziato la ricerca del lavoro, ho creato due versioni del mio CV. Uno graficamente molto curato, colorato il giusto, creato con un programma di design creativo, che scimmiottava graficamente un sito web.
L’altro molto essenziale, spartano, ma estremamente leggibile, creato con un semplice documento Word, in bianco e nero.
Indovinate qual è stato il CV che mi ha permesso di strappare più colloqui? La versione spartana!
Da lì il titolo di questo paragrafo: seppur ami presentarmi bene e sfruttare il CV come elemento di distinzione, ho dovuto amaramente accettare il fatto che il mio bel curriculum è stato soppiantato dalla versione triste – ma efficace – di un documento word.
Ho scoperto poi che, a motivare il tutto, ci sono due perché:
- In aziende molto strutturate, la prima selezione dei curricula non viene fatta da persone, ma da robot. A questi robot dei colori, del senso estetico, della forma “originale” del tuo CV, se ne fregano.
- l’estetica è qualcosa anche di soggettivo. Ciò che può essere estremamente originale e bel confezionato per te, non lo è per un recruiter.
Per dovere di cronaca, devo ammettere che è stato il CV “fico” a farmi arrivare l’offerta lavorativa che alla fine ho accettato. Questo per dirti che, sui grandi numeri, probabilmente è grazie ad un CV più spartano che otterrai interviste. Ma non è detto che, con la versione più personalizzata, tu non possa comunque ottenere delle ottime opportunità.
2. Ho accompagnato sempre il mio CV con una lettera di presentazione
La tentazione di non scriverla quando non richiesta è sempre stata enorme. In quei due mesi di ricerca, se c’è qualcosa che ho odiato di più al mondo fare, è scrivere la lettera di presentazione per ogni opportunità verso cui mi sono candidato. Eppure lo sforzo ha pagato enormemente.
Inoltre ammetto che a furia di scriverle, ho sviluppato qualche automatismo.
Ovvero sono riuscito a trovare una formula con la quale personalizzando più o meno solo il 20-30% del testo, la mia lettera suonava assolutamente in linea con la proposta, con l’azienda, e mai “robotizzata”.
Mi raccomando, non esitare a farlo perché, da ex-recruiter, ammetto che fa sempre molto piacere ricevere una lettera di presentazione che – seppur breve – risulti autentica e dalla quale traspare passione e competenza.
3. Ho messo prima in risalto le mie competenze chiave. Poi ho dato spazio alla mia esperienza
Iniziato il curriculum con i miei dati e una breve intro su di me, davo poi sempre massimo spazio alle mie attuali/passate esperienze lavorative.
Con questa ultima versione, ho leggermente “retrocesso” la parte dedicata all’esperienza a favore di una nuova sezione dedicata alle mie competenze principali.
Una lista con pochi punti, essenziali, che vuole mostrare al recruiter – subito, senza obbligarlo a scrollare troppo – in cosa sono davvero bravo e per metterlo subito nella condizione di capire se sono la persona che cerca o no.

Insomma, al centro ho messo il lettore e le sue esigenze e questo non può aver che giovato.
4. Non ho elencato mansioni, ma i risultati che ho raggiunto
La maggior parte dei curriculum, nella sezione dedicata alle esperienze lavorative fa un semplice elenco delle mansioni svolte e delle responsabilità avute.
Anche io ho fatto per anni lo stesso errore. Tuttavia, occupandomi anche di assunzioni, mi sono reso conto che quello che volevo sapere da un candidato non era solo se sapeva fare o non fare qualcosa, ma soprattutto se aveva raggiunto risultati e gli obiettivi prefissati.
Così, ho dato un taglio totalmente diverso alla sezione “Esperienze”.
Ti faccio un esempio pratico:
Approccio “Elenco mansioni” | Approccio “Elenco risultati” |
Gestisco un team di 20 persone di Assistenza Clienti. | Aumentato Livello di Soddisfazione Clienti di 12 punti, con un team di 20 persone da me gestito. |
Ho supportato l’azienda nella riduzione del numero delle disdette di contratti. | Ho dato il mio contributo nel diminuire il Tasso di Disdette annuali dell’8% in due anni. |
Con l’approccio sui risultati mi sono posto diversi obiettivi:
- far trasparire che so lavorare per obiettivi
- comunicare che misuro il mio lavoro in maniera attenta
- di conseguenza, sotto intendere che so quello che faccio. Altrimenti non avrei raggiunto quei risultati
- farmi notare: in un mare di CV con semplici elenchi delle mansioni, il mio si differenzia ed esce dal mucchio
Direi che il cambio è stato un successo: nelle 4 interviste fatte, tutti si sono complimentati per il mio curriculum pieno di numeri e risultati.
5. Ho personalizzato leggermente ogni cv che ho inviato in base all’offerta di lavoro per la quale mi stavo candidando
Una volta completato il tuo Curriculum, sono sicuro che nel crearlo avrai dato un maggiore risalto ad alcune competenze/risultati che hai raggiunto piuttosto che ad altri.
È del tutto normale: lo spazio è limitato e se non vuoi scrivere un CV di 8 pagine (non verrà mai letto, fidati) devi sacrificare qualcosa.
Tuttavia può capitare che alcune offerte di lavoro pongano l’accento su alcune competenze specifiche che, seppur possiedi, non hanno sufficiente risalto sul tuo cv.
Prima di applicare per quelle offerte di lavoro, ho creato una versione un pochino più personalizzata della versione “standard” del mio CV, dando più spazio a ciò che l’azienda richiedeva.
Lo so, è un lavoraccio che ti ruberà un sacco di tempo. Ma te lo consiglio a mani basse perché in questo modo il tuo curriculum sarà ancora più allineato all’offerta. Di conseguenza, per il selezionatore, sarà impossibile non riconoscere che, almeno a livello di competenze, il tuo cv è totalmente allineato all’offerta.
Conclusione
La maggior parte dei candidati per un posto di lavoro costruisce il suo CV in modo superficiale. Invia curriculum stile mitragliatrice, senza lettera di presentazione, senza selezionare con attenzione l’offerta di lavoro.
Naturalmente, si lamentano che non lo trovano, sto nuovo lavoro. O comunque, che non lo trovano facilmente.
Beh, non lo trovano per un semplice motivo: cercare lavoro, è un lavoro e loro (e anch’io, fino ad un paio di anni fa) non lo prendono come tale.
Alla domanda “come scrivere un cv efficace”, quindi, la mia prima risposta è: “prendilo come un lavoro e sii consapevole che ogni scorciatoia che accetti, si rifletterà negativamente sulla tua probabilità di strappare un colloquio“.
E poi ovviamente, prova i 5 punti di cui sopra, e fammi sapere come ti trovi tra i commenti!